domenica 30 dicembre 2012

Catacombs of San Gennaro - Catacombe di San Gennaro

Suggestive free guided tours evening at the Catacombs of San Gennaro.

The visits will take place every weekend from 14 December 2012 to 6 January 2013, at 20.30 and 21 and include free admission. A reservation is required and entry is via Tondo di Capodimonte, 13.

But the evening visit to these mysterious and fascinating catacombs is spectacular. In the evening, the place has a very special charm that "kidnaps" the visitor and involves even more in the magic of this special place, an important witness "the intensity of religious life in Naples."

The Catacombs of San Gennaro are a must to visit and the new entrance from Capodimonte also allows ample free parking. On other occasions you can visit the Catacombs of San Gennaro and San Gaudioso those with a single combined ticket for 8 euro and the visit can also be done on different days.

The visit to the Catacombs of San Gennaro is an excellent opportunity to also enter the monumental Basilica of Good Counsel in Tondo di Capodimonte, historic Papal Basilica town.



Suggestive visite guidate gratuite serali alle Catacombe di San Gennaro.
Le visite saranno effettuate ogni weekend, dal 14 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013, alle 20,30 e alle 21 e prevedono l’ingresso gratuito. La prenotazione è obbligatoria e l’ingresso è da via Tondo di Capodimonte,13.
Ma la visita serale a queste misteriose e affascinanti catacombe è spettacolare. Di sera il luogo ha un fascino molto particolare che “rapisce” il visitatore e lo coinvolge ancor di più nella magia di questo particolare luogo, importante testimonianza “dell’intensità della vita religiosa napoletana.”
Le Catacombe di San Gennaro sono assolutamente da visitare e il nuovo ingresso da Capodimonte consente anche un ampio e gratuito parcheggio. In altre occasioni è possibile visitare le catacombe di San Gennaro e quelle di San Gaudioso con un unico biglietto abbinato di 8 euro e la visita può essere svolta anche in giorni differenti.
La visita alla catacomba di San Gennaro è un’ottima occasione per entrare anche nella monumentale Basilica del Buon Consiglio al Tondo di Capodimonte, storica Basilica Pontificia cittadina.

sabato 29 dicembre 2012

Museum of Capodimonte - Museo di Capodimonte

Capodimonte Museum has just opened to the public a new section dedicated to the collections of the nineteenth century. Many works (over two hundred paintings, sculptures, furniture, fabrics, curtains, etc.) to deepen the culture of Naples during 1800 with an exhibition specially designed to evoke the atmosphere of the time. The new exhibition has been set up in areas of the mezzanine floor rooms of the so-called 'mad plan' that the rooms were "deprived" of the court at the time of the Bourbon monarchs and Savoy.
With the new exhibition completes an interesting overview on Ottocento Neapolitan many works in watercolors from Capodimonte with the "real sites" Bourbon landscapes of the School of resin, works of Domenico Morelli and Filippo Palizzi and paintings of the two decades of post-unification Neopolitan Gioacchino Toma, Michele Cammarano, Antonio Mancini, Vincenzo and Vincenzo Migliaro Gemito and many others.

Among the exhibits is the famous sketch for the centerpiece Vincenzo Gemito was performing, on behalf of Umberto of Savoy, when he was seized with extreme exhaustion, which kept him in the house for twenty years. Then many fascinating portraits of women and, in the penultimate room, a study room and library with beautiful furnishings that belonged to Queen Maria Carolina and were in the Royal Palace of Portici. The final part of the new exhibition is dedicated to the most important contributions that have enriched the museum's collections.

Capodimonte Museum Hours: 8.30 to 19.30; CLOSED Wednesday museum admission: € 7.50




Museo di Capodimonte ha da poco aperto al pubblico una nuova sezione dedicata alle collezioni dell’Ottocento. Tante opere (oltre duecento tra dipinti, sculture, oggetti d’arredo, tessuti, tendaggi ecc) per approfondire la cultura napoletana durante il 1800 con un allestimento appositamente realizzato per rievocare le atmosfere dell’epoca. La nuova esposizione è stata allestita in ambienti del piano ammezzato, le cosiddette sale del ‘piano matto’ che erano gli ambienti “privati” della corte all’epoca dei sovrani Borbone e Savoia.
Con la nuova esposizione si completa così una interessante panoramica sull’ottocento napoletano: tante opere a Capodimonte dagli acquerelli con i “siti reali” borbonici ai paesaggi della Scuola di Resina, opere di Domenico Morelli e Filippo Palizzi e dipinti del ventennio post-unitario di napoletani come Gioacchino Toma, Michele Cammarano, Antonio Mancini, Vincenzo Gemito e Vincenzo Migliaro e tanti altri.
Tra le opere esposte anche il famoso Bozzetto per il centrotavola che Vincenzo Gemito stava eseguendo, su incarico di Umberto di Savoia, quando fu colto dal forte esaurimento, che lo tenne in casa per vent’anni. Poi tanti affascinanti ritratti femminili e, nella penultima sala, la bella sala studio-biblioteca con gli arredi che appartenevano alla regina Maria Carolina ed erano nella Reggia di Portici. La parte finale della nuova esposizione è dedicata alle più importanti donazioni che hanno arricchito le collezioni museali.
Museo di Capodimonte Orario: 8,30-19,30; CHIUSO mercoledì Ingresso museo: € 7,50


venerdì 28 dicembre 2012

CIUCCIO DI FUOCO




31 Dicembre Ore 18,00 Piazza Tasso (Sorrento)

 Rievocando l'antica tradizione contadina di accendere fuochi nelle campagne per scacciare gli spiriti cattivi, a Sorrento viene dato fuoco ad una sagoma di ferro, bardata di petardi, bengala e altri fuochi d'artificio, raffigurante un asino.
Evento che si ripete ogni anno, la sera di San Silvestro e rappresenta l'addio all'anno appena trascorso, con le sue gioie e le sue fatiche e il buon auspicio per quello nuovo.



December 31 18.00 Piazza Tasso (Sorrento)

Reminiscent of the old country tradition of lighting fires in the countryside to chase away evil spirits, Sorrento is set fire to a silhouette of iron, caparisoned with firecrackers, sparklers and other fireworks, depicting a donkey.

Event that happens every year, the New Year's Eve and a farewell past year, with its joys and hardships and good luck for the new one.

giovedì 27 dicembre 2012

Tombola Vajassa

dal 26/12/2012 al 30/12/2012 e anche il 5 Gennaio 2013
Tombola Vajassa: una scostumatissima tombola napoletana

Luogo:  Teatro Cabaret Portalba (via Port’alba 30 – Piazza Dante) nel cuore di Napoli.

Prezzo: € 25,00 per persona

Prima dello spettacolo è prevista una piccola cena ( antipasto, primo piatto e dolce) accompagnata da acqua e vino.

Non sono previsti premi in denaro ma solo tantissime risate e premi peperini!

Il linguaggio utilizzato è quanto di più fantasioso e colorito si riesce a immaginare, senza alcun pelo sulla lingua e ovviamente senza limiti alla fantasia ma soprattutto alla volgarità ....
Serata organizzata da Insolita Guida.

Storia della Tombola Napoletana

La tombola napoletana nacque nel 1734, da una diatriba sorta tra il re di Napoli e Sicilia Carlo III di Borbone e il frate domenicano Gregorio Maria Rocco. Il primo aveva l'idea di ufficializzare il gioco del lotto nel Regno fino a quel momento clandestino, per tentare di porre fine alla sottrazione di introiti che il gioco causava; mentre il secondo riteneva il gioco un "ingannevole ed amorale diletto", e credeva che, in un paese in cui si cercava sempre di rispettare gli insegnamenti cattolici, ciò distraesse i fedeli dalla preghiera. Alla fine la spuntò il re, al patto che il gioco venisse però sospeso nelle festività natalizie, sempre per il motivo di non dover distrarre i fedeli dalla preghiera. Tuttavia i cittadini non vollero rinunciare a giocare, così fecero del lotto un gioco a carattere familiare: le 90 tessere numerate venivano messe in un cesto di vimini, detto "panariello", e disegnati i numeri sulle cartelle. Da qui il comune nome "Lotto" cambiò in "Tombola", grazie alla forma cilindrica della tessera di legno numerata e dalla somiglianza della stessa col tombolo di una volta.

Ai novanta numeri del gioco furono dati significati diversi, che variano da regione a regione; quelli della tombola napoletana sono quasi tutti allusivi e talvolta scurrili.
Molto famose a Napoli sono le tombolate dei "femminielli" dei vicoli dei quartieri popolari della città.
Ecco di seguito i numeri e il loro significato:
1 L'Italia 2 ' A criatura (il bimbo) 3 'A jatta (il gatto) 4 'O puorco (il maiale) 5 'A mano (la mano) 6 Chella che guarda 'nterra (organo sessuale femminile) 7 'A scuppetta (il fucile) 8 'A maronna (la madonna) 9 'A figliata (la prole) 10 'E fasule (i fagioli) 11 'E surice ( i topi) 12 'E surdate ( i soldati) 13 Sant' Antonio 14 'O mbriaco (l'ubriaco) 15 ' O guaglione (il ragazzo) 16 'O culo (il deretano) 17 'A disgrazia (la disgrazia) 18 'O sanghe ( il sangue) 19 ' A resata (la risata) 20 'A festa (la festa) 21 'A femmena annura (la donna nuda) 22 'O pazzo (il pazzo) 23 'O scemo (lo scemo) 24 'E gguardie (le guardie) 25 Natale 26 Nanninella (diminuitivo del nome Anna) 27 ' O cantero (il vaso da notte) 28 'E zzizze (il seno) 29 'O pate d''e criature (organo sessuale maschile) 30 'E palle d''o tenente ( le palle del tenente- riferito all'organo sessuale maschile) 31 'O padrone ' e casa (il proprietario di casa) 32 'O capitone (il capitone) 33 Ll'anne ' e Cristo (gli anni di Cristo) 34 'A capa (la testa) 35 L'aucielluzzo (l'uccellino) 36 ' E castagnelle ( sorta di petardi ) 37 'O monaco (il frate) 38 'E mmazzate (le botte) 39 'A funa 'nganna (la corda la collo) 40 'A paposcia (ernia inguinale) 41 'O curtiello (il coltello) 42 'O ccafè (il caffè) 43 'A femmena 'ncopp'' o balcone (la donna al balcone) 44 'E ccancelle (il carcere) 45 'O vino (il vino) 46 'E denare (i denari) 47 'O muorto (il morto) 48 'O muorto che parla (il morto che parla) 49 'O piezzo ' e carne (il pezzo di carne) 50 'O ppane (il pane) 51 'O ciardino (il giardino) 52 'A mamma (la mamma) 53 'O viecchio (il vecchio) 54 'O cappiello (il cappello) 55 'A museca (la musica) 56 'A caruta (la caduta) 57 'O scartellato (il gobbo) 58 'O paccotto (liimbroglio) 59 'E pile (i peli) 60 Se lamenta (si lamenta) 61 'O cacciatore (il cacciatore) 62 'O muorto acciso (il morto ammazzato) 63 'A sposa (la sposa) 64 'A sciammeria (la marsina) 65 'O chianto (il pianto) 66 'E ddoie zetelle (le due zitelle) 67 'O totano int''a chitarra (il totano nella chitarra) 68 'A zuppa cotta (la zuppa cotta) 69 Sott'e'ncoppo (sottosopra) 70 'O palazzo (il palazzo) 71 L'ommo 'e merda (l'uomo senza princìpi) 72 'A meraviglia (la meraviglia) 73 'O spitale (l'ospedale) 74 'A rotta (la grotta) 75 Pullecenella (Pulcinella) 76 'A funtana (la fontana) 77 'E diavule (i diavoli) 78 'A bella figliola (la bella ragazza) 79 'O mariuolo (il ladro) 80 'A vocca (la bocca) 81 'E sciure (i fiori) 82 'A tavula 'mbandita (la tavola imbandita) 83 'O maletiempo (il maltempo) 84 'A cchiesa ( la chiesa) 85 Ll'aneme 'o priatorio (le anime del purgatorio) 86 'A puteca (il negozio) 87 'E perucchie (i pidocchi) 88 'E casecavalle (i caciocavalli) 89 'A vecchia (la vecchia) 90 'A paura (la paura)


from 26/12/2012 to 30/12/2012 and also January 5, 2013Tombola Vajassa: a Neapolitan tombola scostumatissima


Location: Theatre Cabaret Portalba (via Port'Alba 30 - Piazza Dante) in the heart of Naples.
Price: € 25.00 per person


Before the show there will be a small dinner (appetizer, main course and dessert) accompanied by wine and water.


There are no cash prizes but lots of laughter and prizes peperini!



The language used is the most imaginative and colorful you can imagine, without any fur on the tongue, and of course no limits to the imagination but also the vulgarity ....

Event organized by Unusual Guide.


History of Bingo Napoletana


The Neapolitan tombola was born in 1734, a dispute arose between the King of Naples and Sicily, Charles III of Bourbon and the Dominican friar Gregorio Maria Rocco. The first had the idea to formalize the lottery in the United hitherto clandestine, groped to end the misappropriation of revenue that was causing the game, while the second considered the game a "deceptive and amoral pleasure", and believed that, in a country where you always tried to respect Catholic teachings, that distract the faithful from prayer. In the end, the king appeared at the condition that the game was suspended in the holiday season, however, for the same reason of not having to distract the faithful from prayer. However, citizens did not want to give up playing, so did a lot of the game in a family: the 90 numbered tiles were placed in a wicker basket, called "panariello", and drawn the numbers on. Hence the common name "Lotto" was changed to "Bingo", thanks to the cylindrical shape of the card numbered wood and the similarity of the same with the pillow once.


To ninety numbers of the game was given different meanings, which vary from region to region and those of the Neapolitan tombola are most suggestive and sometimes scurrilous.
Very famous in Naples are the bingo of "femminielli" of the alleys of the popular districts of the city.
Here are the numbers and what they mean:
1 Italy2 'A criatura (the child)3 'A jatta (the cat)4 'O puorco (the pig)5 'A mano (the hand)6 Chella che guarda 'nterra (female sexual organ)7 'A scuppetta (shotgun)8 'A Maronna (the Virgin Mary)9 'A figliata (offspring)10 'E fasule (beans)11 'E surice (mice)12 'E surdate (the soldiers)13 Sant 'Antonio14 'O mbriaco (the drunk)15 'O Guaglione (the boy)16 'O culo (the ass)17 'A disgrazia (disgrace)18 'O Sanghe (blood)19 'A resata (laughter)20 'A festa (the party)21 'A Femmena annura (naked woman)22 'O pazzo (the madman)23 'O scemo (a fool)24 'E gguardie (guards)25 Natale (Christmas)26 Nanninella (diminutive of the name Anna)27 'O cantero (the bedpan)28 'E zzizze (breasts)29 'O pate d''e criature (male sexual organ)30 'E palle d''o tenente (balls of Lieutenant-reported male sexual organ)31 'O padrone 'e casa (the home owner)32 'O capitone (eels)33 Ll'anne 'e Cristo (Christ's age)34 'A capa (the head)35 L'aucielluzzo (the bird)36 'E castagnelle (sort of firecrackers)37 'O monaco (the monk)38 'E mmazzate (the barrel)39 'A funa 'nganna (the rope the neck)40 'A paposcia (inguinal hernia)41 'O curtiello (the knife)42 'O ccafè (coffee)43 'A Femmena 'ncopp" o balcone (the woman on the balcony)44 'E ccancelle (the prison)45 'O vino (wine)46 'E denare (the money)47 'O muorto (the dead)48 'O muorto che parla (the dead man speaking)49 'O Piezzo' e carne (the meat)50 'O ppane (the bread)51 'O ciardino (the garden)52 'A mamma (the mother)53 'O viecchio (old)54 'O Cappiello (hat)55 'A museca (music)56 'A caruta (the fall)57 'O scartellato (the hunchback)58 'O paccotto (liimbroglio)59 'E pile (hair)60 Se lamenta (complain)61 'O Cacciatore (the hunter)62 'O muorto acciso (the dead killed)63 'A sposa (the bride)64 'A sciammeria (tailcoat)65 'O chianto (crying)66 'E ddoie zetelle (the two maids)67 'O Totano int'' a chitarra (the squid in the guitar)68 'A zuppa cotta (soup cooked)69 Sott'e'ncoppo (upside down)70 'O palazzo (the palace)71 L'Ommo 'e merda (the man without principles)72 'A meraviglia (wonder)73 'O Spitale (the hospital)74 'A rotta (the cave)75 Pullecenella (Pulcinella)76 'A funtana (the fountain)77 'E diavule (devils)78 'A bella figliola (the beautiful girl)79 'O mariuolo (thief)80 'A Vocca (the mouth)81 'E sciure (flowers)82 'Atavula' mbandita (the set table)83 'O maletiempo (bad weather)84 'A cchiesa (the church)85 Ll'aneme 'o priatorio (souls in purgatory)86 'A puteca (the store)87 'E perucchie (lice)88 'E casecavalle (s caciocavalli)89 'A vecchia (old)90 'A paura (fear)

mercoledì 26 dicembre 2012

Susamielli

I susamielli sono dei dolci a forma di "S" della cucina napoletana tipici del periodo di Natale. Si preparano con farina, zucchero, mandorle e miele, e sono aromatizzati con cannella, pepe, noce moscata. Una variante, di forma ellittica, sono le sapienze che venivano preparate dalle suore clarisse nel convento di Santa Maria della Sapienza a Sorrento. I susamielli sono spesso venduti insieme a raffiuoli, mustaccioli ed i più popolari roccocò, che insieme agli struffoli sono i dolci tipici del Natale napoletano.


Ricetta.

Ingredienti:
250 grammi di farina
250 grammi di miele di castagno
100 grammi di zucchero
100 grammi di mandorle
cedro e arance candite a cubetti
cannella, chiodi di garofano, noce moscata, vaniglia
un pizzico di ammoniaca per dolci


Procedimento

1. Tritare le mandorle facendo attenzione a non far surriscaldare la lama del frullatore così da evitare di far uscire l’olio dalle mandorle stesse rendendole immangiabili.
2. Mischiare le mandorle tritate a cannella, chiodi di garofano, noce moscata, vaniglia, farina, cedro e arance tagliati piccolini.
3. Scaldare il miele a bagnomaria (o dentro un pentolino dal fondo alto) per farlo liquefare quindi disporre la farina a fontana e dopo aver praticato il buco in mezzo versare al suo interno l’ammoniaca e il miele. Impastare per bene fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto.
4. Preparare dei piccoli cordoncini, piegarli a forma di S e schiacciarli leggermente quindi sistemarli su una teglia unta e infarinata e cuocerli per massimo 15 minuti a 170° regolandosi in modo che non siano troppo bruciati nè troppo crudi in superficie. Lasciar raffreddare e servire.
Tempo di preparazione: 40 minuti
Risultato: dolci e molto profumati, i susamielli sono spartani e uniscono una combinazione di sapori rudimentali ma davvero particolari.


The susamielli are sweet in the shape of "S" of Neapolitan cuisine typical of the Christmas season. Are made with flour, sugar, almonds and honey and flavored with cinnamon, pepper, nutmeg. A variant, elliptical, are the wisdoms that were prepared by the Clare nuns in the convent of Santa Maria della Sapienza in Sorrento. The susamielli are often sold with raffiuoli, mustaccioli and the most popular Rococo, which together with the struffoli are the sweets of the Neapolitan Christmas.

Recipe.



ingredients:

250 grams of flour
250 grams of chestnut honey
100 grams of sugar
100 grams of almonds
cedar and orange peel in small cubes
cinnamon, cloves, nutmeg, vanilla
a pinch of ammonia cake


process


1. Chop almonds, being careful not to overheat the blade of the blender so as not to drain the oil from almonds, making them inedible.
2. Mix the ground almonds with cinnamon, cloves, nutmeg, vanilla, flour, lime and oranges cut little ones.
3. Heat the honey in a double boiler (or in a pot from the bottom up) to make it melt then place the flour and after practicing the hole in the middle pour inside the ammonia and honey. Knead for well until mixture is smooth and compact.
4. Prepare small cords, S-shaped bend and crush slightly, then place them on a greased and floured and bake for up to 15 minutes at 170 °-regulation so they are not too burnt or too crude to the surface. Allow to cool and serve.

Preparation time: 40 minutes

Result: sweet and fragrant, the susamielli are spartan and flavors combine a combination of rudimentary but very special.

lunedì 24 dicembre 2012

SANT'ASPRENO AI CROCIFERI



The church of Sant'Aspreno to Crociferi is a historic place of worship of Naples stands in the square of the so-called Village of the Virgins. The religious structure was built in 1633 and damaged by lava, it was rebuilt in 1760 thanks to Luca Vecchione. For the new reconstruction were presented various architectural proposals, the most famous of which was certainly that of realizing a star-shaped temple, according to the draft Ferdinando Sanfelice. However, at the end of the dispute, the building was erected with a Latin cross plan, with side chapels and nave; architectural element that stands out is definitely the setting of the massive central dome. The façade is preceded by a beautiful staircase, created lava stone, this was built so that the church was raised above the street level, since the temple was repeatedly invaded by streams of various kinds.
The real facade has two orders articulated by pilasters composite (fully decorated in stucco) and joined by volutes. The secondary input is characterized by richly decorated portal, witnessing an undeniable influence of the Rococo. The temple houses a Baroque style interior, very nice and tastefully decorated, particular value is the beautiful dome characterized by a geometrical ornaments, currently the church is closed and is in a state of disrepair. His steps are often a refuge for beggars.



La chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi è uno storico luogo di culto di Napoli; si erge nell'omonima piazzetta nel cosiddetto Borgo dei Vergini. La struttura religiosa fu costruita nel 1633 e, danneggiata dalle lave, venne ricostruita nel 1760 grazie a Luca Vecchione. Per la nuova ricostruzione furono presentate varie proposte architettoniche, la più famosa delle quali fu certamente quella di voler realizzare un tempio a pianta stellare, secondo il progetto di Ferdinando Sanfelice. Tuttavia, alla fine della disputa, l'edificio venne eretto con pianta a croce latina, con cappelle laterali e navata unica; elemento architettonico di spicco è sicuramente l'impostazione centrale della possente cupola. La facciata è preceduta da una bella scalinata, creata in pietra lavica; questa venne costruita affinché la chiesa venisse rialzata rispetto alla quota stradale, visto che il tempio era stato più volte invaso da torrenti di varia natura. La facciata vera e propria propone due ordini articolati da lesene composite (decorate completamente in stucco) e raccordati da volute. L'ingresso secondario è caratterizzato dal portale riccamente decorato, testimone di una indubbia influenza del rococò. Il tempio conserva un interno prettamente barocco, molto bello e finemente decorato, di particolare pregio è la bella cupola caratterizzata da una geometrizzazione degli ornamenti; attualmente la chiesa è chiusa e versa in stato di abbandono. Le sue scalinate spesso sono rifugio di mendicanti.

sabato 22 dicembre 2012

STRUFFOLI


Struffoli are typical Christmas sweets of Neapolitan cuisine cake is composed of many small balls of dough (made ​​with flour, eggs, butter, sugar and flavorings) of no more than 5-10 mm in diameter, fried in oil or lard and (after being left to cool) wrapped in warm honey and placed in a dish, giving them, in general, a donut shape, is decorated finally, the composition with bits of cedar and other candied fruits, pieces of sugar and sweets colored (called diavolilli imps or "minulicchi"). A variant can be identified in the struffolis the oven, and that is that the balls of dough are baked instead of fried, are lighter and just as tasty.
Despite their nature, it seems that the struffoli not have been invented in Naples but were brought by the Greeks since the time of Ancient Greece. Moreover, in Greek cuisine there is still a similar preparation, the loukoumades (delicacies). Also use as a typical Christmas cake seems to be relatively recent, as the recipe of Crisci (1634) mentions it but not specifically in relation to the Christmas dinner. Derives from the greek the same name as the "struffolo," or single ball that makes up the sweet precisely the word στρόγγυλος (Strongylos, pron. "Strongoulos" or "stroggulos") which means "round shape."


Gli struffoli sono dei tipici dolci natalizi della cucina napoletana dolce è composto da numerosissime palline di pasta (realizzata con farina, uova, burro, zucchero e aromi) di non più di 5-10 mm di diametro, fritte nell'olio o nello strutto e (dopo averle lasciate a raffreddare) avvolte in miele caldo e disposte in un piatto da portata dando loro, in genere, una forma a ciambella; si decora, infine, la composizione con pezzetti di cedro ed altra frutta candita, pezzetti di zucchero e confettini colorati (chiamati diavolilli, diavoletti oppure "minulicchi"). Una variante può identificarsi negli struffoli al forno, e cioè che le palline di pasta siano cotte al forno anziché fritte, sono più leggeri e altrettanto gustosi. Nonostante la loro tipicità, sembra che gli struffoli non siano stati inventati a Napoli ma che siano stati portati dai greci già ai tempi della Magna Grecia. Peraltro, nella cucina greca esiste ancora una preparazione simile, i loukoumades (ghiottonerie). Anche l'uso come dolce tipico natalizio sembra essere relativamente recente, in quanto il ricettario del Crisci (1634) ne fa cenno ma non specificamente in relazione al pranzo di Natale. Dal greco deriverebbe lo stesso nome dello "struffolo", ossia della singola pallina che compone il dolce: precisamente dalla parola στρόγγυλος (stróngylos, pron. "strongoulos" o "stroggulos") che significa "di forma tondeggiante".